Della partita odierna non posso riferire come testimone diretto in quanto per lavoro assente, ma la cronaca di quanto è successo è stata appresa dai compagni di squadra che hanno ampiamente illustrato al sottoscritto gli avvenimenti della partita. Mi scuso pertanto se viene tralsciato qualche episodio rilevante. La partita iniziava tra due compagini ampiamente rimaneggiate, a causa della cosiddetta “moria” dovuta a diversi fattori, infortuni, lavoro, impegni familiari e calo di interesse da parte di qualcuno…. ad ogni modo tutti coloro che hanno fatto di tutto per esserci non vanno che encomiati. Il cando ne ha fatto da padrone tanto che le due squadre a fine partita non vedevano l’ora di raggiungere gli spogliatoi per irnfrescarsi un po. I ritmi quindi, togliendo i primi minuti di gioco, erano diciamo blandi. L’Invicta si presentava in soli undici calciatori avendo come cambio solo la panchina vuota. Per tale motivo allo scopo di dare un pizzico di sale in più alla gara il nostro Capitano odierno Cosentino pensava bene di intraprendere discussioni sterili ed inutili con l’arbitro facendosi espellere dallo stesso a dieci minuti di inizio gara., facendo rimanere la squadra già rimaneggiata in 10. Esempio di lungimiranza e senso tattico…. 🙂 Probabilmente il caldo ha annebbiato le menti dei due contendenti….. Ad ogni modo, almeno per quanto riguarda la prima parte di gara la tecnica palla al piede dei superstiti dell’Invicta  dava i suoi frutti permettendo ai nostri avanti di trovarsi a tu per tu con il portiere avversario diverse volte. Mi gliarino con una girata alla Del Piero portava in vantaggio la squadra di casa meritatamente. Sull’uno a zero oggi avevamo il riscatto del nostro Pilò  che faceva un miracolo in uscita sull’attacante avversario salvando di fatto la propria porta, riscattandosi con altri numerosi interventi risolutivi della prestazione deludente di Filadelfia. In dieci si giocava di contro piede  e su di un calcio d’angolo scaturito da uno di questi Migliarino metteva una palla invitante sui piedi di Macrì che al volo faceva una girata micidiale per il portiere avversario. Sul 2 a 0 l’Invicta faceva quadrato ed in dieci difendeva il risultato fino alla fine della partita. Stremati a fine gara tutti erano consapevoli di aver fatto una piccola impresa dando anche una piccola soddisfazione a quegli assenti che per diverse ragioni non potevano essere della gara. Ora ci tocca l’ultima partita in una lunga trasferta, il nostro auspicio è di chiudere il nostro campionato con una vittoria, consapevoli che se non ci fosse stata la cosiddetta “moria” (giustificata  o meno), il nostro campionato non sarebbe finito la prossima gara. Un plauso alla correttezza dimostrata in campo e fuori agli amici del Marcellinara.

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